Situata nella zona anticamente denominata “Contrada del Piano”, rialzata di pochi metri rispetto al centralissimo Corso ed assai vicina all’area dove in epoca successiva fu costruita la residenza dei Barberini (distrutta durante i bombardamenti del 1944), la Casa Natale di Giovanni Pierluigi da Palestrina – il più importante compositore del rinascimento, uno dei massimi della storia – si affaccia sull’attuale omonimo vicolo, e si presenta con la dignità che caratterizzò il ruolo della famiglia che diede i natali al musicista.

Articolato su tre livelli, l’edificio, di origine quattro-cinquecentesca è stato oggetto di restauro conservativo da parte del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali – Soprintendenza ai Beni Storici ed Artistici (arch. Pentrella), che nel 1994 l’ha concessa alla Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina, un Centro Studi di rilievo internazionale, affinché vi organizzasse la propria sede e tutte le strutture scientifiche ed espositive, compresa l’importante biblioteca.

Dal Corso Pierluigi, la casa natale si raggiunge attraverso una rampa, il cui prolungamento (i cosiddetti “scaloni di S.Antonio”) conduce all’omonima chiesa carmelitana ed al monastero che si erge al di sopra del monumento in questione. Entrando nell’edificio, a livello del Vicolo Pierluigi, sono visitabili i locali “di servizio”, originariamente adibiti a stalla, cantina, legnaia e depositi vari.

Sulla sinistra si trovava l’orto, che il progetto di restauro, prevedendo la destinazione culturale del complesso, ha voluto riadattare ad auditorium all’aperto, mettendo in evidenza la suggestiva struttura delle antichissime mura poligonali. Nel locale di destra è percorribile la Mostra Biografico-iconografica, curata da Johann Herczog ed Andrea Fiasco, con immagini che illustrano l’iter biografico, artistico ed editoriale del Palestrina dal 1525 (l’anno di nascita) al 1594, in cui cessò di vivere. Luoghi, piante, ritratti, affreschi, dipinti, frontespizi per un conciso e diretto contatto del visitatore col mondo storico-artistico del Princeps Musicae.

Particolarmente suggestiva è la cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, visibile attraverso l’originaria apertura, ora protetta da un cristallo. Una rampa di scale conduce al primo piano dove era la grande cucina ed alcuni altri locali contigui, ora adibiti a sale di studio e rappresentanza. Nella Sala Cingolani si tengono i seminari, le conferenze e i piccoli concerti. Questa parte della casa è arredata con vetrine e mobili antichi, dono di Augusto e Giovanna Barberini, principi di Palestrina. Nel salottino di rappresentanza, ove sono sistemati mobili del ‘600 della donazione anzidetta, sopra il divano è posto un ritratto originale ad olio (1580 ca, dono Barberini) e, accanto, la riproduzione del più antico ritratto del compositore (l’originale è nella collezione privata di Michael D’Andrea, Laurenceville, USA), oltre ad altri ritratti del Pierluigi. Dal salone si accede ad un cortiletto interno con l’antico pozzo sovrastante la cisterna.

Anche qui sono visibili le antichissime strutture murarie del Tempio della Fortuna Primigenia sulle quali l’intera cittadina è come adagiata. Un settore di questo piano è adibito agli uffici amministrativi e agli archivi, che danno sul vicolo Pierluigi. Al secondo piano è ordinata la biblioteca, comprendente circa settemila volumi di interesse musicale e musicologico con un settore specializzato sulla cultura rinascimentale. Oltre a volumi di interesse bio-bibliografico e di consultazione, vi figura una cospicua sezione antica, comprendente manoscritti ed edizioni dei secoli XVI-XIX. Anche da questo piano, da cui si può ammirare un suggestivo panorama della cittadina, fino ai prospicenti colli dei Castelli Romani, si può accedere ad un altro cortile interno.